mercoledì 31 luglio 2013

Le mie vacanze, seconda puntata



Le mie vacanze proseguono in forma casalinga. C’è, per fortuna, il giardino, che ci offre ombra, riposo ed incontri con gli amici. La sera si chiacchiera in cortile con i vicini di casa o con eventuali ospiti, qualche volta compiamo scappatelle in Liguria per una giornata al mare. 



Ci siamo appunto stati alcuni giorni fa, in giornata a Laigueglia ed in serata ad Alassio. Siamo capitati proprio nel giorno di S. Anna ed abbiamo scoperto che la notte si festeggia con i lumini in mare. Migliaia di candele accese vengono appunto lasciate in mare da alcune imbarcazioni e lo spettacolo dell’acqua illuminata è affascinante. Tutti a meravigliarsi e a fotografare! Io avevo solo il mio vecchio cellulare e non è rimasto granchè, pertanto vi faccio vedere alcune fotografie scaricate da Internet che mostrano molto meglio quanto abbiano visto i miei occhi. 




Sul lungomare erano disseminati tantissimi gruppi musicali e noi ne abbiamo individuato uno che eseguiva musica dei Led Zeppelin, Bob dylan, Deep Purple e similari che ci è molto piaciuto.

Ora siamo nuovamente relegati a casa, poiché nostro figlio è partito per le ferie e non potrà accudire mia madre in nostra assenza. L’anno scorso aveva visitato tutta la Scozia in bicicletta, quest’anno percorrerà gli itinerari della Corsica a piedi, con tanto di zaino, sacco a pelo, tenda, padelle e affini sulle spalle. Mai che pensi ad una vacanza tranquilla. Come se non bastasse, questo trekking in montagna riguarderà luoghi inaccessibili ai cellulari, pertanto mi sa che di lui avrò ben poche notizie.  Non so dove sia e non saprei come rintracciarlo. So che i ragazzi hanno un satellitare e potranno usarlo in caso di emergenza ma, se il figliolo fosse raggiungibile in qualsiasi momento, cuore di mamma sarebbe molto più contenta. Il fatto che i giovani abbiano portato con loro anche il siero antivipera non mi rassicura.  Pensavo che il pericolo maggiore potesse essere costituito dalle vesciche ai piedi, ma un eventuale incontro con il “simpatico rettile” è sicuramente peggio!  Insomma, non c’è mai pace per noi povere mamme.
immagine dal web

D’altra parte questa è un’estate veramente drammatica. Sono troppi i morti, nei gravissimi incidenti di questi giorni, occorsi a persone devote che si recavano in pellegrinaggio, a mogli di uomini violenti e  ingiustamente gelosi, a giovani fiduciosi nella vita e nel futuro. Persino il tempo, con i suoi uragani, veramente atipici per le nostre zone, sembra infierire in un momento già difficile per la crisi che stiamo vivendo. C’è poco da stare allegri. 

Per fortuna abbiamo un papa alla buona, umano, semplice, che cerca di portare un po’ di pace e serenità tra la gente. E’ un piacere guardarlo, ascoltarlo. L’ho visto scendere dalla scaletta dell’aereo con la sua valigetta e il passo veloce e mi ha fatto venire in mente il “Don Camillo” di Guareschi recitato da Fernandel.
Mi è piaciuta una frase, sentita durante le dirette del suo viaggio tra i “papa-boys” brasiliani. “Gli europei dicono: “Io sono, perciò esisto”. I popoli latini dicono: “Io amo, perciò esisto”

Se ci fosse più amore nel mondo, staremmo tutti meglio. Cominciamo noi.
Io amo…”

venerdì 19 luglio 2013

La nuova Babele



Questo mondo non lo capisco più, non mi ci ritrovo proprio. Ogni giorno sento le notizie del telegiornale dove  si parla di un padre che, per vendicarsi della madre, ha ucciso  i suoi due bambini e  li ha fatti bruciare in casa dopo avervi appiccato il fuoco; un altro ha portato le sue bambine in barca, si è suicidato, e nessuno ha più saputo  nulla delle bimbe, forse gettate in mare; un altro ancora si è presentato a casa della suocera, le ha strappato il bimbo ( suo figlio) dalle braccia ed è corso a gettarlo in Tevere. Padri che uccidono i figli a coltellate, li dimenticano in macchina fino a farli morire soffocati, madri che li gettano dal balcone... 


 Possibile che, accecati dall'odio per il partner, desiderosi di fargli del male, questi genitori arrivino ad uccidere i propri figli innocenti, carne della propria carne, per di più in modi così efferati?


Ricordo la mia infanzia, con mio padre che mi faceva giocare, mi raccontava le favole inventate apposta per me, si ammalava ogni volta che stavo male, tanta era la sua apprensione, non sopportava sentire il pianto di un bambino, qualsiasi bambino, tanto che spegneva persino la televisione se ne vedeva uno soffrire in un film... Mio padre che, pochi giorni prima di morire, mi diceva: "Io ti proteggerò sempre, finchè avrò un alito di vita. Nessuno ti mancherà mai di rispetto in questa casa, finchè ci sarò...




Mia madre, che mi portava a scuola in bicicletta, con il bello o il brutto tempo, coprendomi con la mantella e il cappello quando pioveva, mentre lei si bagnava come un pulcino; era sempre disponibile quando volevo invitare in casa i miei amici, confezionava  per me vestiti, maglie, camicie, persino l'abito da sposa, e mi accudiva quando stavo male, cambiandomi  il fazzoletto bagnato sulla fronte quando  avevo le crisi di emicrania...


 Ma non ci sono solo i genitori che uccidono i figli, succede anche il contrario, con figli che ammazzano a martellate il padre o la madre, li fanno a fette e li mettono nel congelatore.


Poi ci sono i femminicidi. Quanti sono... Almeno uno al giorno! Persino nella mia piccola città è successo. Un marito, separato, si è presentato a casa della moglie che stava festeggiando con alcuni amici e le ha sparato a freddo, davanti a tutti. Un vecchietto che abita da quelle parti, intervistato, ha commentato: "Ha già aspettato tanto, quella donna gli aveva messo troppe corna..."


Ecco, siamo arrivati al punto che non ci si stupisce più di nulla. Pare che anche quell'uomo avesse un'altra compagna. Insomma, se erano separati, cosa importa quante persone frequentavano? Perché vendicarsi a quel modo? Anche in questo caso due figlie sono rimaste improvvisamente senza genitori, la madre uccisa e il padre in prigione.


Dove sono finiti il rispetto per il prossimo, l'amore filiale e genitoriale? Che cosa sta succedendo agli uomini e alle donne di oggi? 


Lo stesso papa Francesco lo spiega nei suoi discorsi. L'essere umano oggi non conta più nulla, valgono l'orgoglio, il denaro, il prestigio, la prevaricazione. Mi è capitato oggi di sentire lo stralcio di un suo discorso in cui raccontava la storia della torre di Babele. Anche allora era un dramma se cadeva un mattone, ma nessuno si preoccupava se cadeva un uomo. Gli uomini di oggi, schiavi delle proprie passioni, del proprio desiderio di possesso e rivendicazione,  hanno perso il senso della misura e, a volte, anche il senno.


Se non ritroveremo la nostra dimensione umana fatta di amore, compassione, comprensione, perdono, dove andremo a finire?

Sono veramente preoccupata...

venerdì 12 luglio 2013

Le mie vacanze

Com’è facile immaginare, mi sto facilmente adattando a stare lontana dal lavoro, non proprio in villeggiatura, ma almeno con ritmi più tranquilli, senza “Pierini e compagnia bella” di cui dovermi preoccupare. Il tempo è splendido e la mattina mi fa persino piacere girare in giardino ad innaffiare i fiori, apprezzando pure i piccoli lavori dell’orto, come legare le piante di pomodoro che crescono troppo e far scorrere l’acqua nel solco. E’ piacevole sentire il sole sulla pelle e la brezza fresca che arriva dalle fronde degli alberi.



Mia madre continua a combinamene di tutti i colori, come strappare i gerani rossi e usarli per dipingere il muro, portarsi a spasso il ferro da stiro, attorcigliarsi nella tenda delle mosche fino a restarne quasi soffocata, gettare a terra il portaombrelli ecc … senza contare le lotte corpo a corpo che mi costringe a fare per riuscire a farle il bagno e rivestirla, ma sta bene e questa è la cosa più importante.

I miei due "Bambini", bravissimi solo quando dormono...
La sera resto spesso in cortile a chiacchierare con i vicini di casa e, proprio alcuni giorni fa, abbiamo osservato un fenomeno straordinario. Nel cielo è apparsa una stella molto più grande e luminosa delle altre seguita poco dopo da altre tre, tanto da creare una sorta di figura geometrica luminosa che si avvicinava a noi. Osservate con il binocolo, apparivano come quattro globi arancioni completamente sfaccettati, un po’ come certe luci che si vedono in discoteca. Ho chiamato mio figlio che è corso a prendere la macchina fotografica, ma non aveva il cavalletto a portata di mano e la fotografia ha poi rivelato una sorta di note musicali che solcavano il cielo. Improvvisamente, ad una ad una, le stelle sono scomparse. Cosa saranno state mai? Per due giorni ho scandagliato facebook e la rete per cercare di capire lo strano fenomeno che solo noi pareva avessimo visto. Alla fine ho scoperto che, in un paese vicino, c’era stata una festa di compleanno ed erano state lanciate in cielo delle lanterne cinesi. Fine della favola. Che delusione!


Ieri sono stata dall’oculista per effettuare l’esame del campo visivo e anche lì ho dovuto osservare una grande quantità di stelline luminose, stando molto concentrata a schiacciare un pulsante ogni volta che ne spuntava una. Decisamente questa è stata la settimana delle stelle, ma niente incontri ravvicinati del terzo tipo! L’esame è andato bene e non mi sono persa nemmeno un puntino luminoso.

Stamattina, uscendo dallo studio del medico in cui ero passata per ritirare una ricetta, ho incontrato la mia amica Fla. Mentre stavamo parlando è arrivato un vecchietto che ci ha chiesto di prenderci cura di sua moglie, chiaramente poco lucida, e di accompagnarla in sala d’attesa mentre lui parcheggiava la macchina. Al nostro assenso, oltre alla signora ci ha anche rifilato la sua borsetta e la borsa della spesa. Fla ha osservato che dobbiamo proprio avere la faccia da “buone donne”, se uno sconosciuto ci ha così prontamente affidato moglie e denari!

Da scuola continuo a ricevere telefonate per aggiornare il sito della scuola sugli ultimi sviluppi: nuovo orario scolastico, giorni festivi, ecc… Insomma, è difficile per me “staccare completamente la spina”!

Ho anche ripreso a suonare il piano ( quante volte l’ho già fatto e poi ho di nuovo smesso?) e mi sento sempre più arrugginita, ma ce la devo fare!

Sono andata un giorno al mare e ogni tanto ricevo la visita delle mie amiche.


Insomma, nella più completa semplicità, cerco di trascorrere le mie vacanze. Nelle due estati precedenti ho avuto i muratori: prima per costruire un garage e poi per rifare un bagno. Non ho fatto altro che pulire e correre dietro a mia madre e al cane, che cercavano di scappare ogni qualvolta entrava un operaio in cortile per portare le attrezzature o per lavorare. Un vero incubo. Spero che quest’anno mi possa riposare un po’ di più, ma non voglio dirlo troppo forte … I guai sono sempre dietro l’angolo! 

mercoledì 3 luglio 2013

Non riesco a crederci, ma sono in vacanza!



Finalmente sono terminati anche gli esami e, da lunedì, sono ufficialmente in vacanza.


Questo è stato un anno piuttosto faticoso. Ormai la professione d’insegnante non riguarda più solo l’insegnamento, perchè ogni docente deve essere anche psicologo, assistente sociale e carabiniere. Tutte le classi hanno i loro casi problematici e quelle che, un tempo, erano le storie complicate delle telenovele, oggi sono ordinaria quotidianità: famiglie allargate, mamme che scappano con giovanotti di vent’anni più giovani, genitori rissosi ed esauriti che si palleggiano i figli,  disoccupati che campano di espedienti più o meno leciti… Insomma, di tutto e di più. La realtà supera di gran lunga la fantasia. Non parliamo poi dei tanti extracomunitari che arrivano continuamente nel corso dell’anno senza capire una parola d’italiano. Una mia collega è arrivata al punto di registrare vocalmente un piccolo vocabolario italiano-inglese-cinese, pur di far sentire la pronuncia anche a casa ed aiutare i suoi cinesini a capire un po’ di più  l’italiano. I cinesi sono quelli che faticano di più, un po’ perché la loro lingua è molto diversa dalla nostra e un po’ perché sono una comunità molto chiusa che fatica a socializzare con gli Italiani, tanto che nel loro piccolo mondo continuano a parlare la loro lingua anche dopo anni di permanenza in Italia.


Ci sono poi i ragazzi abbandonati a loro stessi, che vivono la maggior parte del tempo sulla strada, facili prede di cattive compagnie  che li immergono in un mondo molto lontano da quello della scuola, senza regole e principi morali. 

Sono ragazzi che vengono visti dai compagni come leader negativi e che portano grande scompiglio in qualsiasi classe si trovino.  Abbiamo cercato di seguire questi casi in modo individuale, anche aiutati da colleghi in pensione tornati come volontari, mettendo molte delle nostre ore libere a loro disposizione per poterli istruire sui contenuti scolastici essenziali a non perdere l’anno e tentando, nel contempo, di  trovare un punto di contatto con loro. E’ stata dura. Durissima!

In ogni caso, tutti i nostri “Pierini” hanno conseguito la licenza media e il prossimo anno si ricomincerà da capo con i nuovi “Pierini” che sicuramente arriveranno. E’ una storia che non ha fine… 


C’è stato poi l’aggiornamento al sito della scuola. Anche quest’anno ho pubblicato più di cento argomenti tra articoli giornalistici, album fotografici, libri sfogliabili, notiziari, filmati e chi ne ha più ne metta. Non so proprio chi mai riuscirà a visionare tutto quel materiale. Credo che il prossimo anno dovrò mettere in riga anche i miei colleghi disciplinando un po’ i loro contenuti. Mi hanno quasi messa ko!


E ora? Non mi sono ancora ripresa del tutto dalle fatiche finali e mi sono venuti gli incubi. Stanotte ho sognato di essermi persa nei meandri della scuola e di non riuscire più a trovare la mia classe. Sapevo che l’intervallo era ormai terminato e i ragazzi mi stavano aspettando. Chissà cosa stavano combinando! Continuavo a non ricordare dove fosse la classe. Poi un’alunna è venuta a cercarmi: “Prof, come mai non viene? E’ tardi!” Finalmente un punto di riferimento, potevo seguire lei. Ma, dopo poco tempo, la ragazzina era sparita. Avevo perso anche lei! A quel punto, spaventatissima, mi sono svegliata. 


Santo cielo, perché non ho ancora realizzato di essere in vacanza?