domenica 11 marzo 2018

PROFESSORESSE IN ERBA

Nelle mie classi terze sto parlando delle caratteristiche musicali dei vari Paesi del mondo. Alcune settimane fa, una ragazzina mi ha proposto di portare un approfondimento sulla musica del Paese di origine di suo padre. L’ho assecondata volentieri e lei ha preparato una vera e propria lezione con tanto di informazioni ed immagini su Power point e video collegati.

Una nostra classe con la LIM per le presentazioni.
A quel punto, altre tre ragazzine mi hanno chiesto di poter fare la stessa cosa per descrivere le usanze musicali del loro Paese di provenienza. Stamattina anche loro sono arrivate con una pagina di appunti da proiettare sulla LIM, diversi video di alcune danze tipiche popolari, alcune canzoni che hanno spiegato e tradotto e persino uno strumento musicale tipico e un cappellino che hanno descritto e fatto girare per la classe in modo che i ragazzi potessero “toccare con mano”. Un’intera ora di lezione.
I compagni hanno posto domande, si sono interessati, ma alcuni, i soliti Pierini, hanno anche cercato di fare gli spiritosi con interventi inopportuni e battute per fare perdere tempo.
Ho chiesto alle mie professoresse in erba commenti sull'esperienza trascorsa e mi hanno risposto di comprendere ora molto meglio noi professori e la fatica che facciamo per mantenere vivo l’interesse dell’uditorio. Com'era stato poi difficile riprendere il filo dopo gli interventi dei compagni!
Ho detto di aver apprezzato molto il loro tipo di preparazione, che le aveva portate a condurre una lezione proprio con lo stesso metodo che uso io.
“Quante ore avete impiegato per cercare gli argomenti e i video ad essi collegati?”
“Tre ore e mezza prof! Abbiamo dovuto selezionare un sacco di video su Youtube prima di trovare quelli adatti ! E’ stata una faticaccia!
“Ecco, ora sapete che anche dietro alle lezioni degli insegnanti c’è sempre una preparazione precedente e che non è così facile relazionarsi ad una classe mantenendo alte la concentrazione e la capacità di interessare alla materia! “
“Prof, come la capiamo!”
Sono contenta. Quattro alunne sono state in grado di condurre delle interessanti lezioni utilizzando il mio metodo e già ce n’è un’altra prenotata per parlarci della musica latino-americana. 
Cosa potrei chiedere di più?


17 commenti:

  1. Ciao Kathrine, penso che per le tue alunne sia stata un'ottima esperienza e che di certo non dimenticheranno; credo che anche i "soliti pierini" avranno apprezzato e, in cuor loro, magari avrebbero voluto essere protagonisti (salvo poi reagire nel loro modo abituale...)
    Buona settimana!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione: i Pierini fanno vinta di voler sempre disturbare, ma in cuor loro apprezzano e, quando finiscono la Scuola Media, tornano sempre per esprimere i loro bei ricordi.

      Elimina
  2. Direi che anche questi sono il frutto del tuo lavoro! ;-)
    Ciao, buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bisogna sempre seminare e mai perdere la speranza. Prima o poi qualche buon frutto arriva!

      Elimina
  3. Risposte
    1. Ogni tanto i giovani ci stupiscono...spesso ci lamentiamo di loro, ma non sempre abbiamo ragione. Ce ne sono tanti che si danno da fare. Purtroppo i tempi non li aiutano!

      Elimina
  4. Devi essere stata un'ottima insegnante se le tue alunne sono riuscite a preparare lezioni così complesse. Complimenti a te e a loro.
    Antonella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bisogna dare molto, se si vuole ricevere almeno un poco. Tra alti e bassi posso comunque ritenermi abbastanza soddisfatta dei miei allievi!

      Elimina
  5. Una bellissima esperienza di contaminazione culturale utile alla comprensione e alla musica.
    sherabbraccicari TVB

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si continua sempre a sperimentare! Abbracci ricambiati!

      Elimina
  6. è il bello del mestiere di insegnante, più facile per me perché una parte delle ore erano di LABORATORIO (chimica), non dalla cattedra, ma operativo per ognuno dei miei studenti futuri periti. Grazie, poi capita che grazie a FB il prof più che 80enne incontri i suoi ex studenti ormai fra i 40 e un po' più di 60 anni. SALUTI.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a Facebook riesco a mantenere rapporti con tantissimi studenti di tutte le età e anch'io sono molto contenta di questo!Ormai ho gli alunni che sono figli di alunni e colleghi che sono stati alunni... sono letteralmente e piacevolmente circondata!

      Elimina
  7. Wordpress sta facendo dei cambiamenti senza avvisare gli utenti Io comunque sono entrata normalmente sul tuo blog e colgo l'occasione per darti la buonanotte o il buongiorno.
    Shera

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, il buon vecchio blogspot non ha pubblicità e non fa troppo il difficile. Wordpress vuole solo i suoi utenti, purtroppo. Comunque, in qualche modo; riesco a venirti a trovare lo stesso.

      Elimina
  8. Uno dei lavori meno compresi e valutati del giorno d'oggi. E grazie al cielo ora ci sono alcune ragazzine che lo hanno capito.

    RispondiElimina
  9. Ciao Kat!

    Bellissima questa esperienza musicale interculturale, che da appassionato di musiche etniche apprezzo particolarmente.
    Poi, brave le ragazzine che hanno avuto l'idea e l'hanno sviluppata ottimamente. Gli ausili che offre internet senz'altro sono stati utili per rendere l'idea. Ricordo quando, nei primi anni '80, da studente di liceo, una compagna voleva presentarci la musica antica e si era portata mezzo impianto stereo di casa per farci sentire alcuni madrigali ;-)
    Sotto questo aspetto, la tecnologia è stata provvidenziale. Ora possiamo accedere a musiche di nicchia, musiche di luoghi remoti, e iniziare così a capire gente di cui fino a ieri non sapevamo nulla.


    Un abbraccio!

    Mario

    RispondiElimina